Consulenza psicologica e psicoterapia nei casi di violenza

Quando nella nostra pratica clinica ci confrontiamo con la violenza nei rapporti intimi, l’atto violento è spesso vissuto e raccontato come improvviso e incomprensibile.

Quando viene ricostruito e rielaborato attraverso il lavoro psicoterapeutico diventa invece interpretabile come il risultato di un susseguirsi di atti brutali che il più delle volte passano sotto silenzio perché non degni di nota. Alla base di questi atti ci sono relazioni brutali, ovvero relazioni nelle quali non c’è spazio per lo scambio, il confronto, la partecipazione paritaria e la collaborazione, ma prevale la dinamica del possesso, della prevaricazione dove l’altro è vissuto come un oggetto del quale disporre, da controllare e, nei casi più estremi, dove fallisce il controllo, da annientare.

Obiettivi delle consulenze psicologiche nei casi di violenza:

  • offrire uno spazio di ascolto, costruire uno luogo in cui si possa parlare
  • riconoscere le emozioni, dargli un nome
  • costruire delle risposte alle domande: “perché proprio a me?”, “è colpa mia?”, “sono in grado di intraprendere e portare a termine un percorso di denuncia?”
  • riconoscere di essere stati vittima di un trauma senza che l’identificarsi con il ruolo di vittima releghi in una dimensione di passività