Disturbi ossessivo-compulsivi

I disturbi ossessivo-compulsivi rientrano nella categoria dei disturbi di ansia e sono caratterizzati da una alternanza di idee fisse, per lo più assurde, da cui non è possibile liberarsi, seguite da comportamenti finalizzati al controllo dell’ansia.

Questi ultimi sono detti appunto “compulsivi” perché non si può fare a meno di metterli in atto malgrado la loro evidente, comprovata inefficacia.

Per esempio, una persona può mettersi a letto la sera con il dubbio di avere chiuso bene i comandi del gas in cucina.

Il dubbio si fa tormentoso, e non può fare a meno di alzarsi per andare a controllare. Effettuato il controllo, torna a letto ma qui è presa dal dubbio di avere potuto aprire il gas proprio nel gesto di saggiare la posizione della manopola; si alza nuovamente, torna in cucina, ripete il controllo, e così via. A volte il numero di ripetizioni è in qualche modo prefissato, e il ciclo dubbio/controllo/dubbio/controllo etc. segue un vero e proprio rituale.

Oppure, possiamo immaginare una persona che riesce a fare colazione solo se prende dalla scatola dei biscotti un numero prefissato di pezzi.

Li dispone in un certo modo, li mangia in una successione precisa e così via. Un eventuale errore nella sequenza richiede di ricominciare tutta la procedura da capo.

Un commerciante alla fine della giornata può “dovere” ordinare il denaro contante in mazzette omogenee, sommando le banconote di ogni mazzetta per sommare le somme, e poi ricominciare modificando l’ordine e la successione dei controlli, sempre con il dubbio di avere commesso un errore di calcolo.

Questi disturbi presentano un carattere insidioso e talvolta invalidante, impedendo lo svolgimento sereno di una specifica attività, e arrivano talvolta a “inquinare” la vita quotidiana delle persone che ne soffrono.

La psicoterapia è la cura elettiva; l’approccio psicoanalitico è decisamente quello che può dare i risultati più stabili e duraturi.